Il Belgio ha bisogno di un nuovo quadro normativo per il trading di criptovalute

Il mercato delle criptovalute belga ora ha più di 1.000 criptovalute in circolazione, per un valore di miliardi di dollari. In assenza di regolamentazione, un’attività crittografica inappropriata potrebbe influire sugli investitori. Le autorità finanziarie belghe hanno ripetutamente messo in guardia i cittadini e le aziende sui rischi dell’utilizzo di valute virtuali perché al momento non sono strumenti di pagamento legali.
Tuttavia, l’unica restrizione significativa relativa alla criptovaluta in Belgio è il divieto di pubblicizzare prodotti finanziari in cui il reddito dipende direttamente o indirettamente dalle criptovalute. La legge non si applica alla moneta digitale in sé, ma ai suoi derivati. I finanziatori sottolineano che la vendita, l’acquisto o l’uso di valute digitali, così come tutti i prodotti correlati, dovrebbero essere legali.
Politica fiscale
Qualsiasi cittadino belga che guadagna da un’attività professionale con criptovaluta, agendo come commerciante, minatore o fornendo servizi di cambio, è obbligato a pagare un’imposta dal 25% al 50%, a seconda dell’importo del profitto ricevuto, ea specificare le informazioni sul reddito nella dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, se un individuo ha un’attività di criptovaluta come hobby e non si guadagna da vivere, allora questo tipo di transazione è considerato un bene privato e i profitti derivati da tali attività non sono soggetti a tassazione. Se l’individuo specula con la criptovaluta, il suo reddito viene tassato all’aliquota del 33% come plusvalenza.
La legislazione belga non distingue tra entrate derivanti da attività commerciali o dal trading di criptovalute. In entrambi i casi, una persona giuridica deve pagare un’imposta sul reddito delle società del 25%. Qualsiasi società belga che riceve reddito da attività di criptovaluta come il trading o lo scambio di valute virtuali deve pagare le tasse in base alle norme standard sull’imposta sul reddito delle società. L’imposta sulle società viene applicata anche sui proventi delle transazioni crittografiche.
I.V.A.
La Corte di giustizia europea qualifica il trading in valuta digitale come una transazione finanziaria. In altre parole, il pagamento in criptovaluta per beni e / o servizi è considerato come pagamento e quindi non è soggetto ad IVA.